È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 252 del 27 ottobre 2022, il decreto 20 luglio 2022 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali recante le misure in favore dell’autoimprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura.
Le agevolazioni sono rivolte a:
- micro, piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del codice civile da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
- micro, piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Le imprese devono essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda o da una donna, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, oppure, nel caso di società, essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 ed i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda o da donne, sempre in possesso della qualifica di IAP o di coltivatore diretto.
Per la realizzazione dei progetti sono concessi mutui agevolati, a un tasso pari a zero, della durata massima di dieci anni comprensiva del periodo di preammortamento e di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile, nonché un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile. I progetti finanziabili non possono prevedere investimenti superiori a 1.500.000 euro, IVA esclusa e devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:
- miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione;
- miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché’ non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione europea;
- realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.
Le spese ammissibili comprendono:
- studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato
- opere agronomiche e di miglioramento fondiario
- opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili
- oneri per il rilascio della concessione edilizia
- allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature
- servizi di progettazione
- beni pluriennali.
Le domande per accedere alle agevolazioni dovranno pervenire mediante apposita richiesta su portale ISMEA. L’Istituto stabilirà e comunicherà a breve i criteri e le modalità di presentazione delle richieste.