Il Fondo Brexit continua a offrire alle imprese italiane l’opportunità di affrontare gli effetti dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea.
La Riserva è uno “strumento speciale di emergenza una tantum” regolamentato a livello europeo per affrontare gli impatti economici, sociali, territoriali e ambientali derivanti dalla Brexit.
I destinatari della misura sono le imprese private iscritte nel Registro delle imprese, danneggiate dal recesso del Regno Unito dall’Unione Europea.
L’importo delle spese ammissibili deve essere superiore a 10.000 euro e inferiore a 200.000. Non sono ammessi interventi di delocalizzazione d’impresa.
I contributi, a fondo perduto, riguardano il 100% delle spese sostenute e coprono una vasta gamma di spese ammissibili, da quelle di gestione e amministrative, a quelle di comunicazione e promozione, alla formazione del personale e alle consulenze specialistiche, all’adeguamento tecnologico e acquisto di software e macchinari.
Numerose imprese hanno già presentato la loro domanda di finanziamento e per consentire la più ampia partecipazione e soddisfare le aspettative di quante sono ancora interessate, è stata prorogata la possibilità di presentare la candidatura delle proprie iniziative.
Dopo la prima finestra di partecipazione chiusa il 12 luglio, apre infatti una seconda finestra che rimarrà attiva fino al prossimo 8 settembre 2023.
Le imprese che hanno già presentato una proposta di finanziamento nella prima finestra temporale possono partecipare alla seconda purché l’iniziativa riguardi titoli di spesa differenti.