Lo scorso 30 luglio si è aperto, e si è chiuso, nel giro di poche ore, il primo sportello del bando “Macchinari Innovativi”, destinato a rafforzare la competitività dei sistemi produttivi e lo sviluppo tecnologico nelle Regioni meno sviluppate. Il bando sostiene, in particolar modo, la realizzazione di programmi di investimento finalizzati alla trasformazione tecnologica e manifatturiera delle regioni meno sviluppate, come Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia.
Attraverso l’utilizzo delle tecnologie previste dal piano Impresa 4.0 e dell’economia circolare, si punta ad aumentare il livello di efficienza aziendale, attraverso l’acquisto di macchinari, attrezzature e impianti, nonché di software connessi all’utilizzo all’utilizzo degli stessi.
Le risorse, per il secondo sportello, ammontano a 132,5 milioni di euro di cui il 25% è destinato alle micro e piccole imprese. Possono partecipare al bando le PMI, i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali aderenti alle associazioni professionali iscritte nell’elenco MISE. Le PMI possono partecipare anche con un contratto di rete fino a un massimo di sei partecipanti.
Sono escluse dalla presente misura le imprese del settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti, della produzione di energia.
Le spese ammissibili comprendono immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica per un minimo di 400mila euro fino a un massimo di 3 milioni.
L’agevolazione è concessa nella forma del contributo fino al 75%, di cui il 35% a fondo perduto e il 40% con un finanziamento a tasso zero da restituire entro 7 anni.
Il secondo sportello si aprirà, prevedibilmente nei primi mesi del 2021.