I soggetti pubblici e privati interessati al “turismo sostenibile” e alle “green cities” possono candidarsi, fino a metà settembre, per entrare nei nuovi partenariati dell’Agenda urbana UE, con il quale si potranno sviluppare Piani di azione per migliorare le normative e le fonti di finanziamento a disposizione.
La Commissione europea, l’anno scorso, ha lanciato due bandi per la formazione dei nuovi partenariati tematici all’interno dell’Urban Agenda for the EU e che, come gli altri già esistenti, saranno composti da un parterre molto variegato di soggetti. Oltre, infatti, a diversi organismi europei (come la BEI o il Comitato delle Regioni), ai partenariati possono prendere parte anche gli stakeholder (come ONG o il settore business), le Organizzazioni ombrello come Eurocities, oltre che gli Stati membri.
In tale contesto, a luglio la Commissione ha lanciato due call volte a istituire i partenariati “sviluppo sostenibile” e “green cities”, lanciati nel 2021 a seguito della firma dell’Accordo di Lubiana che ha rinnovato l’Agenda urbana UE.
Il primo partenariato, quello delle green cities, avrà il compito di approfondire tematiche (su tre aspetti: leggi, finanziamenti e best practice), come le infrastrutture green e blu.
Il secondo partenariato si focalizza, invece, sul “turismo sostenibile” sviluppando tematiche come i collegamenti transfrontalieri o gli affetti brevi.
I soggetti interessati ad entrare in uno o in entrambi i partenariati, possono inviare la propria candidatura entro il 16 settembre 2022.