Prorogato il credito d’imposta per gli investimenti effettuati nel Mezzogiorno. Il bonus può essere utilizzato per l’acquisto, anche mediante canoni di locazione, di macchinari, impianti e attrezzature destinati a migliorare strutture produttive esistenti o nuove, purchè rientranti in un progetto d’investimento così come definito dai punti 49, 50 e 51 dell’art.2 del Regolamento UE 651/2014.
Sono quindi esclusi tutti quei macchinari o attrezzature che vanno a sostituire beni in dismissione, in quanto non osservano il principio della novità.
Dunque, l’art. 1 della legge di Bilancio 2022, che modifica il comma 98 dell’art.1 della legge 208/2015 rende effettivo l’aiuto anche per l’anno in corso.
La recente modifica, inoltre, permette alla regione Molise di rientrare tra le aree ammissibili alle deroghe di cui alla lettera a) dell’art. 107, paragrafo 3 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea) e di usufruire della maggiore intensità di aiuto possibile che spetta già a Puglia, Sardegna, Sicilia, Campania e Basilicata.
Nonostante le novità, c’è da segnalare però che l’art. 1, comma 98 della legge 208/2015 aggiornato continua però a riportare ancora la vecchia indicazione per il massimale d’importo concedibile.
Pertanto, per le regioni Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Campania e Basilicata, il credito d’imposta è determinato nella misura del 25% per le grandi imprese, 35% per le medie imprese e del 45% per le piccole imprese.
Scendono le percentuali per l’Abruzzo, rispettivamente al 10% per le grandi imprese, 20% per le medie e 30% per le piccole.
Si segnala inoltre la possibilità di cumulo della presente misura con i crediti d’imposta “Transizione 4.0”.