Il 2 febbraio 2022 è approdato nella Gazzetta Ufficiale n. 27 il “Fondo per le piccole e medie imprese creative”, istituito per promuovere nuova imprenditorialità e lo sviluppo nei settori della cultura, dell’arte, della musica e dell’audiovisivo.
L’azione del Fondo è improntata a favorire la convergenza delle iniziative adottate nell’ambito delle politiche nazionali, regionali dell’Unione europea che possono contribuire allo sviluppo del settore creativo, anche riferite a singoli segmenti o attori del settore medesimo.
Possono accedere alle agevolazioni tutte le attività d’impresa dirette allo sviluppo, creazione, produzione, diffusione e conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative.
Il Fondo copre l’80% delle spese ammissibili di cui il 40% come contributo a fondo perduto e il 40% come finanziamento a tasso a zero di 10 anni.
I progetti devono avere un importo massimo di 500mila euro (al netto di IVA) e una durata massima 24 mesi.
Tra le spese ammissibili troviamo:
- immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, dimensionati alla effettiva produzione ed identificabili singolarmente;
- immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, incluso l’acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;
- opere murarie nel limite del 10% (dieci per cento) del programma complessivamente considerato ammissibile;
- esigenze di capitale circolante, nel limite del 50% delle spese.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. La definizione dei termini e delle modalità per la presentazione delle domande, a valere sulle diverse linee di azione del Fondo, sarà disposta con uno o più provvedimenti del Ministero.
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