Novità nell’ambito dei fondi dedicati all’avvio di nuove attività gestite da donne. Il Dl 73/2021 convertito in legge elimina il limite di età per le agevolazioni dedicate alle donne e ai giovani che avviano un’attività agricola o che sono attivi in agricoltura da almeno due anni, con l’intenzione di migliorare la competitività della loro impresa.
Nel dettaglio, “Più impresa” gestita da Ismea, prevede di supportare le aziende con investimenti fino a 1,5 milioni di euro per lo sviluppo o il consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo.
Oltre a un contributo a fondo perduto fino al 35% delle spese, si potrà godere di un mutuo a tasso zero nei limiti del 60% dell’investimento. Il Dl 73/2021 convertito in legge elimina il limite di età per le agevolazioni dedicate alle donne e ai giovani che avviano un’attività agricola o che sono attivi in agricoltura da almeno due anni, con l’intenzione di migliorare la competitività della loro impresa.
L’acquisto di terreni è ammissibile solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell’intervento da realizzare.
La potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non dovrà essere superiore al 100% della capacità produttiva dell’azienda agricola oggetto dell’intervento.
Possono accedere alla misura le micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e 41 anni non compiuti.
Per accedere ai fondi, è necessario che le società agricole in questione non siano nate da più di sei mesi al momento in cui si richiede l’agevolazione. Inoltre è necessario che esercitino esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile, oltre a essere amministrate e condotte da una donna oppure da un giovane imprenditore agricolo.
Fondamentale anche che siano composte da donne e da giovani imprenditori agricoli per la metà numerica dei soci e per la metà delle quote di partecipazione.
Le imprese, grazie a Ismea, possono ottenere un mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 60% delle spese ammissibili. Le spese effettuate dovranno essere rendicontate per Stato avanzamento lavori, al fine di ottenere l’erogazione delle corrispondenti quote di agevolazione.
Tra le altre misure in favore delle donne attive nel settore dell’agricoltura, si può fare anche riferimento a “Donne in Campo” (G.U. n.12 del 26 agosto 2020) che, in parallelo a “Più impresa”, prevede incentivi finalizzati allo sviluppo e al consolidamento delle aziende agricole condotte da imprenditrici: questi progetti potranno beneficiare di mutui agevolati a tasso zero, fino a un importo massimo di 300.000 euro.