Approvato il disegno di legge sul Made in Italy

22 Dicembre 2023 | Incentivi, Informazioni

Il Senato ha approvato il 20 dicembre in via definitiva il disegno di legge sul Made in Italy, che prevede interventi di valorizzazione, promozione e tutela, tra i quali l’istituzione di un Fondo sovrano, Il Fondo nazionale del Made in Italy, che farà capo al ministero dell’Economia, e disporrà di una dotazione iniziale di 700 milioni per il 2023 e di 300 milioni per l’anno prossimo e sarà aperto alla partecipazione di fondi di investimento e altri soggetti, con l’obiettivo di investire nelle filiere dei settori strategici, a partire dall’approvvigionamento delle materie prime, verrà istituito il liceo del made in Italy, con prime classi attive già dal prossimo anno scolastico, mentre la Fondazione Impresa e competenze favorirà il raccordo tra imprese e licei e gestirà l’esposizione nazionale permanente per il made in Italy e l’istituzione di una specifica Giornata nazionale che si terrà il 15 aprile.

Il disegno di legge Made in Italy, collegato alla legge di bilancio 2022, interviene su diversi settori produttivi per valorizzare e promuovere le produzioni d’eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali, quali fattori da preservare e tramandare non solo a fini identitari ma anche per la crescita dell’economia nazionale nell’ambito e in coerenza con le regole del mercato interno; inoltre, mette a sistema e coordina al meglio le azioni di promozione, valorizzazione e sostegno, affinché possa darsi linfa ad una vera e propria politica industriale del Made in Italy.

Le principali misure a favore della crescita e consolidamento delle imprese riguardano:

Sostegno all’imprenditoria femminile (NITO-On)

L’articolo 5 dispone il rifinanziamento di 15 milioni di euro, per l’anno 2024, del Fondo rotativo di cui all’articolo 4-bis del decreto legislativo n. 185 del 2000 (Nito -ON) a favore della creazione e sviluppo delle imprese a prevalente partecipazione femminile sul territorio nazionale.

Nito-ON si rivolge alle imprese di piccole dimensioni, costituite in forma societaria da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda, che presentano una compagine societaria composta prevalentemente da donne. A fronte di investimenti, di importo massimo di 1,5 mln di euro, realizzati nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, erogazione di servizi sono concessi mutui agevolati a tasso zero, della durata massima di dieci anni e di importo non superiore al 75% delle spese ammissibili.

Misure di incentivazione della proprietà industriale (Voucher 3I)

L’articolo 6 ripropone per l’anno 2024, con uno stanziamento di 8 milioni di euro per l’anno 2023 e 1 milione di euro per l’anno 2024, la misura Voucher 3I dedicata alle start up innovative e alle microimprese per l’acquisto di servizi di consulenza relativi alla verifica della brevettabilità dell’invenzione, all’effettuazione di ricerche di anteriorità preventive, alla stesura e deposito della domanda di brevetto presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), all’estensione all’estero della domanda.

Con successivo decreto del Ministero delle imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, saranno definiti i criteri e le modalità di attuazione della misura.

Interventi a favore delle imprese culturali e creative

Diversi gli articoli dedicati alle imprese culturali e creative. Tra questi, i più rilevanti riguardano:

  • la definizione di impresa culturale e creativa ovverossia qualunque ente privato (impresa e società), con sede in Italia, che svolge in via esclusiva o prevalente attività di ideazione, creazione, produzione, sviluppo, diffusione, promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione o gestione di beni, attività e prodotti culturali. Sono ricomprese anche le attività di supporto o ausiliarie alle precedenti;
  • l’istituzione presso il Ministero della Cultura di un apposito albo delle imprese culturali e creative;
  • l’autorizzazione di spesa di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2033 a sostegno della competitività delle imprese culturali e creative mediante concessione di contributi in conto capitale per investimenti realizzati da dette imprese. Condizioni, termini e modalità di concessione delle agevolazioni sono demandate a un successivo decreto del Ministro della cultura.

La norma rinvia ad apposito decreto del Ministero e della cultura, di concerto con il Ministero delle imprese e del Made in Italy, la definizione delle condizioni, dei termini e modalità di concessione delle agevolazioni.

Transizione verde e digitale nella moda

L’articolo 11 dispone l’autorizzazione di spesa di 5 milioni di euro per l’anno 2023 e di 10 milioni di euro per l’anno 2024 al fine di promuovere investimenti volti alla transizione digitale ed ecologica nel settore tessile, della moda e degli accessori.

È in ogni caso demandato ad apposito decreto interministeriale l’individuazione delle imprese beneficiarie, il soggetto gestore nonché le modalità attuative della misura.

Per approfondimenti https://www.mimit.gov.it/it/notizie-stampa/approvato-il-disegno-di-legge-sul-made-in-italy

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