Il Fondo Nuove Competenze (FNC), gestito dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, è uno strumento di politica attiva, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. L’obiettivo del FNC è sostenere le imprese che hanno necessità di adeguarsi a nuovi modelli organizzativi e produttivi, in risposta alle transizioni ecologiche e digitali e in caso di progetti di investimento strategico o di transizione industriale, e che necessitano a questo fine di formare nuove competenze per i propri lavoratori e lavoratrici.
Gli interventi del Fondo nuove competenze hanno ad oggetto il riconoscimento di contributi finanziari per datori di lavoro privati che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro destinati a percorsi di sviluppo delle competenze dei lavoratori.
Il Fondo rimborsa il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza della formazione e agevola in questo modo l’innalzamento del livello del capitale umano, offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato di lavoro.
I destinatari della misura sono i datori di lavoro privati che:
- abbiano stipulato accordi collettivi, preventivi, con i sindacati per la rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa.
Gli accordi collettivi, stipulati con le organizzazioni sindacali più rappresentative entro il 31 Dicembre 2022 e realizzabili anche nel 2023, stabiliscono che parte dell’orario di lavoro sia finalizzata alla realizzazione di appositi percorsi di sviluppo delle competenze del lavoratore e devono prevedere:
- progetti formativi;
- il numero di lavoratori coinvolti;
- il numero di ore dell’orario di lavoro;
- nel caso di corsi di formazione da parte dell’impresa stessa, devono essere dimostrati i requisiti tecnici, fisici e professionali di capacità formativa per lo svolgimento del progetto stesso.
I progetti formativi devono prevedere per ciascun lavoratore una durata minima di 40 ore e massima di 200 ore.
I contenuti dei progetti formativi devono riguardare l’aggiornamento a seguito della transizione digitale ed ecologica in funzione di uno dei seguenti processi:
- produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
- efficientamento energetico e uso di fonti sostenibili;
- promozione dell’economia circolare, della riduzione di sprechi e del corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso il trattamento acque;
- produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
- produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
- promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale;
- adeguamento strutturale delle competenze dei lavoratori conseguente alla sottoscrizione di accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico.
Si resta in attesa della pubblicazione del bando per avere ulteriori informazioni sulla misura.