Il nuovo Piano Made in Italy 2021-2024 è pronto. E-commerce, voucher alle PMI, fiere e la fidelizzazione della domanda all’estero sono i capitoli più importanti. Sono oltre 605 milioni i fondi disponibili per tutto il quadriennio con cui ICE Agenzia, l’ente preposto all’attuazione del Piano, potrà realizzare i singoli progetti che saranno indicati nella convenzione che sarà firmata con il ministero.
Una delle quote più importanti è destinata alle fiere, tra i soggetti più colpiti dalla pandemia, ai quali il Piano assegna 120 milioni in quattro anni. Per sostenerle, sono previsti 30 milioni all’anno per le principali manifestazioni fieristiche italiane di livello internazionale che rappresentano un volano strategico per l’export italiano.
Diverse linee di intervento si rivolgono, poi, all’aumento della competitività delle imprese italiane sui mercati internazionali. A tal fine, le quote più alte (80 milioni l’una) sono assegnate, da un lato al sostegno all’utilizzo degli strumenti di e-commerce da parte delle PMI; dall’altro, al rafforzamento organizzativo delle start up nonché delle micro, piccole e medie imprese, in particolare attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto in forma di voucher.
Per la formazione e l’informazione sulle opportunità offerte dai mercati esteri alle imprese, in particolare le PMI, il Piano stanzia 10 milioni l’anno; infine oltre 9,5 milioni su base 2021-2024 saranno usati per sostenere le micro e piccole imprese a partecipare ai bandi europei ed internazionali.
La quota più ampia del Piano (32 milioni di euro l’anno) verrà usata invece per la promozione dei prodotti italiani sui mercati esteri, per la realizzazione di tipologie promozionali innovative per l’acquisizione e la fidelizzazione della domanda dei mercati esteri. A questi si aggiungono poi 15 milioni all’anno a sostegno della penetrazione dei prodotti italiani nei diversi mercati, anche attraverso appositi accordi con le reti di distribuzione.
Infine ampio spazio ad alcune specifiche linee di prodotto:
- 10 milioni all’anno verranno stanziatiper realizzare campagne di promozione strategica per i prodotti agroalimentari sottoposti ad aumento di dazi e di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding;
- 8 milioni l’annosaranno impiegati per la valorizzazione delle produzioni di eccellenza, in particolare agricole e agroalimentari, e per la tutela all’estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine delle imprese e dei prodotti.
Distinta dalle altre azioni di sostegno all’export vero e proprio, spicca la linea di intervento destinata ai foreign direct investments (FDI). Il sostegno ad iniziative di promozione delle opportunità di investimento in Italia, nonché la messa in piedi di un sistema di accompagnamento e assistenza degli investitori esteri in Italia, risultano fondamentali per la crescita economica di questo Paese. A tal fine, quindi, il Piano stanzia 4 milioni di euro l’anno per sostenere l’attrazione di investimenti esteri e che, anche in questo caso, dovrebbero essere gestiti da ICE.