Il cambiamento climatico e la tutela dell’ecosistema sono gli ambiti verso cui il Gruppo CDP indirizza la sua operatività. In particolare, sono tre i campi di intervento: transizione energetica, salvaguardia del territorio – con azioni a tutela del territorio e per la gestione più efficiente e sostenibile del settore idrico – e economia circolare, con finanziamenti di multiutilities operanti nel territorio nazionale e progetti di Comuni per la gestione dei servizi idrici integrati, la distribuzione e generazione di energia e gestione del ciclo dei rifiuti.
In particolare, sulla transizione energetica il Gruppo sostiene le imprese e la pubblica amministrazione con finanziamenti diretti e attività di advisory per l’efficientamento energetico, la mobilità sostenibile e le energie rinnovabili. Tra gli altri, CDP ha promosso il primo “prestito green” per la pubblica amministrazione, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (BEI). Inoltre, attraverso CDP Equity, il Gruppo ha sostenuto lo sviluppo di joint venture e piattaforme in collaborazione con primarie imprese italiane per la produzione di energia rinnovabile, tra cui GreenIT e Renovit.
Nell’ambito dell’impegno per la cooperazione interazionale e finanza per lo sviluppo, inoltre, CDP gestirà il Fondo Italiano per il Clima, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) in coordinamento con il MAECI e il MEF. Il Fondo, con una dotazione complessiva di 4,2 miliardi ha l’obiettivo di promuovere interventi di adattamento e contrasto al cambiamento climatico nei Paesi identificati dal Comitato di Aiuto allo Sviluppo dell’OCSE (DAC), i c.d. «Paesi partner».
SVILUPPO +
Finanziare imprese che investono nello sviluppo dei paesi partner della Cooperazione internazionale italiana generando un impatto positivo sul fronte della sostenibilità ambientale e sociale: questo l’obiettivo di “Sviluppo+”, il nuovo strumento del Fondo Rotativo per la Cooperazione allo Sviluppo (FRCS) lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), in coordinamento con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), con il supporto operativo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e di Cassa Depositi e Prestiti (CDP).
Il nuovo ambito di operatività del FRCS, a cui sono stati destinati 70 milioni di euro, permetterà di concedere finanziamenti a medio e lungo termine a imprese italiane, europee o localizzate nei Paesi in via di sviluppo che abbiano una sede, anche secondaria, in Italia. I finanziamenti sono finalizzati a sostenere il rafforzamento patrimoniale di società, anche di nuova costituzione, aventi sede nei Paesi Partner OCSE – DAC. Le risorse favoriranno il potenziamento del tessuto imprenditoriale locale, promuovendo iniziative capaci di stimolare processi virtuosi di crescita sostenibile e di contribuire alla creazione di nuova occupazione, nel rispetto delle normative locali e delle convenzioni internazionali sul lavoro.
Il nuovo strumento sarà in grado di rispondere a varie necessità, potendo mettere a disposizione finanziamenti di ammontare compreso fra 250 mila e 10 milioni di euro e con durate comprese tra 3 e 15 anni. Verrà data priorità alle richieste delle piccole e medie imprese (PMI) e alle iniziative prevalentemente localizzate in Paesi Partner per il sistema di Cooperazione Italiana, cui viene complessivamente riservata una quota pari al 50% della dotazione finanziaria complessiva.