Con la nuova Legge di Bilancio, il Governo ha deciso di istituire un fondo d’investimento di 20 milionidi euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022 dedicato alle imprese femminili, con lo scopo di incentivare le donne ad avviare attività imprenditoriali.
Secondo il quadro di valutazione 2020 europeo Women in Digital (https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/women-digital-0) il PIL annuo europeo aumenterebbe di 16 miliardi di euro, se più donne lavorassero in ambito digitale.
Considerato che sono ancora troppo poche le donne che scelgono di avviare un’attività di impresa e di intraprendere studi in ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), le ripercussioni sul PIL italiano ed europeo sono evidenti.
Guardando questo report emerge che le donne italiane, insieme a quelle di Bulgaria, Romania e Grecia e stante la situazione attuale, hanno meno probabilità di prendere parte all’economia digitale, attraverso l’occupazione, l’uso di Internet o le competenze. Un dato che desta preoccupazione per l’economia e il futuro del nostro paese.
Il Fondo per l’imprenditoria femminile si pone come obiettivo di massimizzare il contributo delle donne allo sviluppo economico del nostro paese e prevede il finanziamento di:
- interventi per supportare l’avvio dell’attività di impresa o rafforzare quelle già esistenti, con attenzione particolare ai settori dell’alta tecnologici;
- programmi ed iniziative per la diffusione di cultura imprenditoriale tra le donne;
- investimenti per il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con specifica attenzione ai settori tecnologici;
- programmi di formazione e orientamento verso materie e professioni digitali e STEM.
Il fondo imprenditoria femminile. Come funziona
Il fondo d’investimento consiste in una dotazione di 20 milioni di euro all’anno da elargire tra il 2021 ed il 2022 sotto forma di:
- contributi a fondo perduto per l’avviamento di imprese da parte di donne disoccupate;
- finanziamenti agevolati per sostenere le attività delle imprese femminili;
- contributi a fondo perduto per integrare il fabbisogno di capitale circolante delle imprese femminili con almeno tre anni di vita;
- investimenti per le start-up innovative e delle PMI innovative guidate da donne;
- interventi finanziati specifici su richiesta delle singole imprese;
- assistenza tecnico-gestionale per attività di marketing e di comunicazione, anche attraverso un sistema di voucher per le imprese femminili.
La Legge di Bilancio 2021 istituisce presso il MISE anche il Comitato Impresa Donna. Questo Comitato, avrà il compito di controllare il corretto utilizzo delle risorse del fondo d’investimento e coopererà con il Ministero dello sviluppo economico.
I suoi compiti saranno:
- indicare le linee d’indirizzo per l’utilizzo delle risorse del Fondo;
- contribuire alla redazione della Relazione annuale sulle attività svolte;
- suggerire indicazioni relative allo stato della legislazione e dell’azione amministrativa, nazionale e regionale, in materia di imprenditorialità femminile.
- condurre analisi economiche e/o giuridiche relative all’imprenditoria femminile;
- fornire indicazioni relative alla presenza femminile nelle imprese e nell’economia italiana a livello nazionale e regionale;