La Camera ha approvato il ddl Incentivi imprese, che delega il governo a una revisione del sistema degli incentivi alle imprese e che dispone una serie di semplificazioni delle procedure ponendosi l’obiettivo di realizzare un sistema di agevolazioni organico e ben organizzato, che non sia limitato dalla burocrazia.
ll ddl delega il Governo a emanare, entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore, dei decreti legislativi per riordinare gli incentivi alle imprese, seguendo alcuni principi e criteri direttivi. Tra questi, vi sono:
- La redazione di un principale testo normativo, il Codice unico degli incentivi, che dovrà contenere i principi che disciplinino le procedure amministrative degli incentivi alle imprese. Un’attenzione particolare sarà rivolta al lavoro giovanile;
- La necessità di coinvolgere le associazioni di categoria comparativamente più rappresentative a livello nazionale, al fine di promuovere azioni di informazione sull’offerta di incentivi e di accompagnamento all’accesso degli stessi da parte del numero più ampio possibile di imprese;
- La possibilità per i professionisti di accedere agli incentivi solitamente riservati alle sole imprese;
- La riorganizzazione delle misure di incentivazione già esistenti: attualmente sono 2mila (229 nazionali; 1757 regionali).
- Il criterio della proporzionalità degli aiuti: ovvero valutare le dimensioni di impresa con riferimento alla definizione dell’Unione europea di piccola e media impresa, di piccole imprese a media capitalizzazione e di imprese a media capitalizzazione.
Il ddl incentivi si propone di realizzare un sistema di agevolazioni più organico e razionale, in grado di sostenere la crescita e la competitività delle imprese italiane, in linea con le politiche industriali nazionali ed europee.
Il ddl, inoltre, contiene norme per la valorizzazione delle potenzialità del Registro nazionale degli aiuti di Stato e Incentivi.gov.it.