Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella seduta del 30 aprile 2024 un nuovo decreto legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione.
Il provvedimento mira a rafforzare l’attuazione e l’efficacia delle politiche di coesione in Italia, in particolare attraverso una serie di misure che coprono vari settori strategici e prevedono un’attenta programmazione e coordinamento a livello nazionale e regionale. Ecco una sintesi di alcune delle disposizioni previste dal decreto
Il decreto stabilisce un quadro normativo per accelerare e migliorare l’efficienza delle politiche di coesione europee per il periodo di programmazione 2021-2027, concentrando gli sforzi sui settori considerati strategici come:
- risorse idriche;
- infrastrutture per il rischio idrogeologico e la protezione dell’ambiente;
- rifiuti;
- trasporti e mobilità sostenibile;
- energia;
- sostegno allo sviluppo e all’attrattività delle imprese, anche per le transizioni digitale e verde.
Il Decreto Coesione contiene una serie di misure:
- Bonus per l’autoimprenditorialità, ovvero una serie di incentivi e contributi a fondo perduto distinti per area geografica, in particolare:
- Voucher da 30.000 euro destinato ad imprese, lavoratori autonomi e professionisti del Centro Nord Italia per l’avvio di attività in forma individuale o collettiva (40.000 per acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici, sostenibili). Ai voucher si affiancano i contributi a fondo perduto pari al 65% di una spesa fino a 120.000 euro; contributo che scende al 60% per spese oltre i 120.000 euro e fino ad un massimo di 200.000 euro;
- Resto al Sud 2.0 destinato ad imprese, lavoratori autonomi e professionisti del Sud Italia per l’avvio di attività in forma individuale e collettiva. In questo caso gli incentivi sono garantiti da voucher dal valore di 40.000 euro, che salgono a 50.000 euro nel caso di beni digitali o destinati al risparmio energetico. Anche per gli aspiranti imprenditori e professionisti del Sud sono previsti contributi a fondo perduto pari al 75% per spese fino a 120.000 euro e pari al 70% per spese comprese tra 120.000 e 200.000 euro.
- esonero contributivo per gli under 35 che avviano un’attività imprenditoriale nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Potranno beneficare di uno sgravio contributivo totale fino a 800 euro mensili per 3 anni per i dipendenti con meno di 35 anni assunti.
- Bonus da 500 euro mensili per le assunzioni stabili di giovani – Nel Decreto Coesione viene introdotta una decontribuzione da 6.000 euro all’anno (500 euro mensili) per le assunzioni stabili di giovani a tempo indeterminato, tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, e il con esonero totale dal versamento dei contributi INPS nel limite degli importi di cui sopra. Non rientrano nell’agevolazione i premi INAIL.
- Bonus da 650 euro mensili per le assunzioni stabili di donne – Per le lavoratrici assunte tra il 1° settembre 2024 ed il 31 dicembre 2025 si introduce un bonus pari a 650 euro mensili per massimo 2 anni e che vede l’esonero dei contributi previdenziali (ma non dei premi INAIL).
- Bonus ZES del Mezzogiorno – Si introduce anche un bonus sulle assunzioni nel Sud Italia. Il bonus è pari a 650 euro mensili per massimo 2 anni.