In arrivo con il decreto maggio una serie di misure per le startup: 150 milioni per il Fondo di sostegno al venture capital collegato al Fondo nazionale innovazione, nuova linfa per i finanziamenti agevolati Smart&Start e intervento sul Fondo di garanzia per favorire l’accesso al credito delle nuove imprese.
Dimenticate nei precedenti decreti per far fronte all’emergenza coronavirus, le startup dovrebbero entrare nel prossimo provvedimento, il cosiddetto decreto maggio, con una serie di misure dedicate.
150 milioni per il Fondo di sostegno al venture capital
La prima misura riguarda il finanziamento del Fondo di sostegno al venture capital collegato al Fondo nazionale innovazione.
Nuove risorse per Smart&Start
Previsto inoltre il rifinanziamento del programma di Smart&Start con 80 milioni di euro: in base alle anticipazioni Invitalia dovrebbe prevedere voucher da 100mila a 1 milione e mezzo di euro ad aziende con meno di 60 mesi di vita. Incentivi che dovrebbero essere finalizzati all’acquisizione di servizi da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels.
Credito d’imposta R&S raddoppiato
Raddoppio del credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo effettuati da startup e PMI innovative.
Incentivi per chi investe in imprese innovative
Al vaglio anche un innalzamento delle percentuali per gli incentivi fiscali destinati a chi investe in startup e PMI innovative: l’aliquota attualmente prevista (30%) verrebbe raddoppiata (passando al 60%), e potrebbe arrivare al 100% se si acquisisce l’intero capitale sociale della società.
In alternativa a questo schema, gli investitori potrebbero optare per incentivi entro i tetti del regime “de minimis” sugli aiuti di Stato: in questo caso la detrazione sarebbe del 50% per un massimo di 100mila euro con l’obbligo di mantenere l’investimento per almeno tre anni.
Startup Visa a maglie più larghe
Finora poco apprezzato, il regime Startup Visa – il visto “speciale” è destinato a cittadini stranieri extra-Ue che intendono avviare sul territorio italiano una startup innovativa – potrebbe allentare i suoi requisiti, abbassando il livello minimo di investimento necessario per accedere al visto: da 1 milione si passerebbe a 500mila euro per le operazioni nelle società di capitali e 250mila per le startup.
1 anno in più nel registro speciale delle imprese
Un’altra novità significativa riguarda un prolungamento della permanenza di startup, incubatori certificati e PMI nel registro speciale delle imprese, che dà diritto a incentivi e semplificazioni: un anno in più, quindi non più 5 ma 6 anni dalla data di costituzione.
Accesso al Fondo di garanzia PMI
Alcuni emendamenti al decreto liquidità sostenuti dal Governo potrebbero ampliare l’accesso ai finanziamenti garantiti dal Fondo di garanzia PMI alle startup. In più il Governo starebbe pensando di intervenire sulla sezione startup del Fondo centrale di garanzia con 200 milioni.
Trasferimento tecnologico e Proprietà intellettuale
In base alle anticipazioni, sarebbe prevista la nascita presso il MISE di un Fondo dedicato al trasferimento tecnologico, da 500 milioni di euro, la cui gestione sarebbe affidata a ENEA, che allo scopo costituirebbe una Fondazione di diritto privato.
Sarebbero inoltre assegnati 40 milioni per rifinanziare le misure Brevetti+, Marchi+ e Disegni+ rivolte alle PMI.