Oltre 14mila aziende ne hanno fatto richiesta. Di queste, più di 5mila sono state ammesse al finanziamento. 329mila lavoratori coinvolti per oltre 40 milioni di ore di formazione. Sono i numeri del Fondo Nuove Competenze e che riguardano le numerose imprese che, pur avendo depositato gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, sono rimaste in stand by a giugno a causa dell’esaurimento dei fondi.
La misura, lo ricordiamo, consente alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori destinando parte dell’orario di lavoro alla formazione del personale, previo accordo collettivo con le organizzazioni sindacali. I progetti formativi presentati riguardano diversi ambiti, tra cui: innovazione e riqualificazione professionale, innovazione di prodotto, di processo.
Adesso la Commissione Europea ha dato il via libera all’assegnazione di 1 miliardo a sostegno della riapertura di una nuova finestra: a Novembre è dunque atteso un nuovo bando con lo scopo di chiedere il perfezionamento della domanda a chi aveva già fatto richiesta entro giugno.
“Il Fondo è attualmente lo strumento migliore per rispondere ai bisogni delle imprese che vogliono puntare sul capitale umano, aumentandone le abilità anche alla luce dei cambiamenti prodotti dalla pandemia sul mercato del lavoro – ha dichiarato il capogruppo M5S in commissione Lavoro alla Camera. Può rappresentare un modello a cui guardare in vista della riforma degli ammortizzatori sociali, con cui andrà necessariamente legato il sostegno al reddito a favore dei lavoratori alle politiche attive”.