Entro il 30 giugno 2021 è possibile sottoscrivere accordi sindacali e presentare le istanze per ottenere il finanziamento dal Fondo Nuove Competenze (FNC). Lo stabilisce il decreto interministeriale del 22 gennaio 2021, il quale proroga la possibilità di accedere al fondo, ma fissa il termine del 30 giugno per presentare l’ultima istanza utile per ottenere il finanziamento.
E’ ragionevole ritenere che bisognerà attendere un nuovo avviso pubblico in cui saranno recepiti i nuovi termini di accesso. Fermo restando questo termine, la formazione potrà essere svolta anche oltre, purchè entro il 31 dicembre 2021 venga effettuata la rendicontazione e la relativa spesa.
L’ANPAL chiarisce inoltre che le attività devono essere avviate necessariamente dopo l’approvazione della domanda; che non è possibile che il lavoratore interessato sia coinvolto in contemporanea in percorsi di formazione e in cassa integrazione; che le erogazioni ricevute non rientrano nel tetto degli aiuti di stato.
Obiettivo della misura
Il FNC nasce in piena emergenza Covid, con il decreto Rilancio di maggio, pertanto l’obiettivo della misura è quello d’intervenire per consentire la ripresa delle attività post lockdown.
E’ una misura destinata principalmente ai lavoratori e offre loro l’opportunità di acquisire nuove e maggiori competenze nell’ambito lavorativo. I lavoratori, infatti, grazie alle ore dedicate alla formazione con il Fondo Nuove Competenze, potranno dotarsi di strumenti utili per adattarsi alle nuove condizioni del mercato del lavoro.
Il Fondo è istituito presso l’ANPAL cui i datori di lavoro, come abbiamo anticipato, devono inviare l’istanza di accesso al medesimo.
Requisiti
I destinatari della misura sono i datori di lavoro privati che stipuleranno accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa. Il requisito fondamentale per accedere al FNC è la preventiva stipula dell’accordo per la formazione.
Gli accordi collettivi, che devono essere stipulati con le organizzazioni sindacali più rappresentative, stabiliscono pertanto che parte dell’orario di lavoro sia finalizzata alla realizzazione di appositi percorsi di sviluppo delle competenze del lavoratore e devono prevedere:
- progetti formativi;
- il numero di lavoratori coinvolti;
- numero di ore dell’orario di lavoro;
- nel caso di corsi di formazione da parte dell’impresa stessa devono essere dimostrati i requisiti tecnici, fisici e professionali di capacità formativa per lo svolgimento del progetto stesso.
Il limite delle ore da destinare allo sviluppo delle competenze per lavoratore, previa rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, deve essere di 250 ore.
Le attività per lo sviluppo delle competenze finanziate dal Fondo dovranno concludersi entro 90 giorni dall’approvazione della domanda da parte di ANPAL elevabile in alcuni casi a 120 giorni.