A quanto ammontano le risorse destinate all’Italia nel bilancio UE 2021-27 e nell’ambito del pacchetto Next Generation EU?
La maggior parte dei fondi europei rientra nella cosiddetta gestione concorrente: i finanziamenti del bilancio UE, cioè, vengono assegnati agli Stati membri che li gestiscono e li utilizzano dopo averne concordato la programmazione con la Commissione europea. Sarà così anche per le risorse del Quadro finanziario pluriennale 2021-27, cui si aggiungono quelle del pacchetto per la ripresa Next Generation EU.
Dal Recovery Fund a REACT-EU, dalla Politica di Coesione alla PAC, ecco la ripartizione dei fondi europei pubblicata dalla Commissione europea.
Recovery and Resilience Facility
Strumento cardine di Next Generation EU, lo Strumento di ripresa e resilienza prevede sia prestiti che sovvenzioni. Per quanto riguarda queste ultime, l’Italia dovrebbe ricevere 44 miliardi e 724 milioni di euro per gli anni 2021-22. A queste risorse, che rappresentano il 70% dei fondi da allocare, dovrebbe seguire, nel 2023, l’assegnazione del 30% residuo, pari a 20 miliardi e 732 milioni.
REACT-EU
Nel 2021 l’Italia dovrebbe ottenere 10 miliardi e 693 milioni di euro a prezzi 2018 a titolo di REACT-EU, il programma ponte tra attuale e futura Politica di Coesione previsto dal pacchetto Next Generation EU. La cifra corrisponde a 11,3 miliardi in prezzi correnti. Complessivamente REACT-EU dovrebbe portare in dote all’Italia circa 14 miliardi.
Just Transition Fund
All’Italia dovrebbe andare il 5,4% della dotazione del Fondo per una transizione giusta, pari a 937 milioni di euro a prezzi 2018. Di questi, 535 milioni sarebbero a carico di NGEU e 401 a valere sul Quadro finanziario pluriennale.
Politica di Coesione
Anche nella prossima programmazione l’Italia dovrebbe essere, dopo la Polonia, il secondo beneficiario dei fondi europei della Politica di Coesione, con 37 miliardi e 341 milioni di euro a prezzi 2018, su un totale di 330,2 miliardi. In prezzi correnti si tratta di 42 miliardi e 85 milioni di euro.
Politica agricola comune
Fronte PAC, invece, l’Italia sarebbe la quarta destinataria dei pagamenti diretti, con 25 miliardi e 399,7 milioni di euro in prezzi correnti, dopo Francia (50,9 miliardi), Germania, (34,4 miliardi) e Spagna (34,1 miliardi).
Per lo sviluppo rurale, invece, le risorse FEASR destinate all’Italia ammontano a 9 miliardi e 748,1 miliardi di euro, sempre in prezzi correnti, subito dopo i 10,5 miliardi della Francia e prima della Polonia (9,5 miliardi).