Ancora un passo avanti verso l’entrata in vigore dell’intesa tra Unione Europea e Cina in materia di tutela delle Indicazioni Geografiche, anche note come I.G. Dopo che il Consiglio Europeo aveva dato, nei giorni scorsi, il via libera alla firma dell’accordo che consente la difesa di cento I.G., appartenenti al settore agroalimentare del Vecchio Continente, in territorio cinese, in cambio della difesa di cento prodotti cinesi sul suolo europeo, è arrivata la notizia che la Cina ha accolto con favore la decisione dell’UE su questo accordo bilaterale. Lo ha detto in conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin. “Questo accordo – ha sottolineato il funzionario – approfondirà la cooperazione commerciale tra le parti, offrirà maggiori benefici ai cinesi e agli europei e dimostrerà la determinazione del governo di Pechino nel promuovere un’apertura di alto livello e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale”.
La lista dei prodotti, dopo quattro anni dall’entrata in vigore dell’intesa, sarà ulteriormente allungata con altre 175 I.G. da entrambe le parti. Tra le indicazioni vitivinicole italiane sono presenti: Asti, Bardolino superiore, Brachetto d’Acqui, Franciacorta, Soave, Nobile di Montepulciano.
L’obiettivo di questo accordo, i cui negoziati sono iniziati 10 anni fa, nel 2010, è di favorire l’incremento dell’export europeo agroalimentare verso il mercato cinese che, ad oggi, rappresenta uno sbocco ad alto potenziale di crescita per il comparto food & wine.
“La Cina – ha concluso Wang – è pronta a collaborare con l’Ue per ampliare l’apertura a doppio senso, approfondire la cooperazione concreta, ottenere risultati vantaggiosi per tutti e contribuire alla ripresa economica nel Paese, nell’Ue e oltre.