Il Consiglio Europeo ha adottato la Politica Agricola Comune (PAC) per il periodo 2023-2027. I tre regolamenti che compongono il pacchetto di riforma della PAC saranno firmati sia dal Consiglio che dal Parlamento e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Gli Stati membri hanno tempo fino al primo gennaio 2022 per presentare le loro bozze di piani strategici, dopodiché la Commissione avvierà il processo di valutazione di tali piani e fornirà feedback. La nuova PAC entrerà in vigore dal 2023 e si applicherà fino al 2027.
“Dopo oltre tre anni di duro lavoro abbiamo finalmente raggiunto il traguardo. La nuova Pac adottata oggi segna una pietra miliare nella politica agricola dell’UE, ponendo le basi per un futuro più equo e sostenibile per gli agricoltori europei”, ha detto Joe Podgorek, ministro dell’agricoltura sloveno. La nuova legislazione, spiega il Consiglio Ue in una nota, apre la strada “a una PAC più equa, più verde e più basata sui risultati che cerca di garantire un futuro sostenibile per gli agricoltori europei, fornire un sostegno più mirato alle aziende agricole più piccole e consentire una maggiore flessibilità per gli Stati membri nell’adattare le misure alle condizioni locali”.
Il processo di riforma della PAC è iniziato nel 2018 quando la Commissione ha pubblicato la sua proposta iniziale. Nell’ottobre 2020 il Consiglio e il Parlamento europeo hanno adottato le loro posizioni negoziali, dando il via a nove mesi di negoziati culminati in un accordo politico raggiunto nel giugno 2021.
Una caratteristica fondamentale della nuova politica è l’introduzione di piani strategici a livello degli Stati membri, che consentono ai governi nazionali di adattare le disposizioni della PAC ai bisogni delle loro comunità agricole in collaborazione con le autorità locali e le parti interessate. La politica è anche la più ambiziosa dal punto di vista ambientale fino ad oggi, con un quarto dei pagamenti diretti riservati alle pratiche agricole verdi. Inoltre, è la prima PAC che include una dimensione sociale volta a garantire condizioni di lavoro adeguate per i lavoratori agricoli.