L’Italia si conferma una delle principali potenze mondiali dell’export, con un settore che contribuisce al 40% del PIL nazionale e posizionandosi come sesto esportatore globale. Il 2024 ha visto un leggero calo del valore delle esportazioni (-0,4%), determinato da una flessione nel mercato europeo, compensata tuttavia da un nuovo record nei mercati extra-UE con un incremento dell’1,2%. Nonostante queste dinamiche, il surplus commerciale è aumentato significativamente, raggiungendo i 54,9 miliardi di euro, grazie a una riduzione delle importazioni e del deficit energetico.
Con l’ambizioso obiettivo di portare il valore dell’export italiano a 700 miliardi di euro entro la fine della legislatura, il governo ha definito un Piano d’Azione che punta su strategie di promozione mirata, concentrandosi su mercati ad alto potenziale e settori chiave del Made in Italy.
Nel contesto internazionale, l’Italia vuole affermarsi come interlocutore di rilievo, in particolare nel rapporto con gli Stati Uniti, che assorbono l’11% delle esportazioni italiane. La necessità di un dialogo costruttivo con l’amministrazione statunitense emerge come cruciale per evitare conflitti commerciali dannosi per entrambe le economie. La strategia suggerisce un equilibrio tra concessioni reciproche e difesa degli interessi nazionali, mantenendo un dialogo aperto con la Commissione Europea e le istituzioni comunitarie.
A livello europeo, il Piano prevede un rafforzamento del mercato unico, con misure per la sburocratizzazione e la riduzione dei costi di produzione ed energia. La cooperazione con gli Stati Uniti si estende anche al settore della difesa, con l’intento di ampliare gli accordi commerciali e industriali.
L’Italia guarda con interesse a diverse aree geografiche che presentano grandi opportunità di crescita. Tra i mercati emergenti individuati spiccano India, Messico, Brasile, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e i Paesi ASEAN (Thailandia, Vietnam, Indonesia e Filippine), insieme ad alcune economie africane come Algeria e Sudafrica. Anche nei Balcani Occidentali e in Asia Centrale si intravedono possibilità di espansione per le imprese italiane.
Parallelamente, il Piano prevede un rafforzamento delle relazioni commerciali con mercati maturi come Regno Unito, Svizzera, Giappone e Canada. Gli Stati Uniti, pur essendo già un partner consolidato, rimangono un obiettivo strategico, considerando le opportunità offerte dalle recenti dinamiche valutarie e dalle strategie di approvvigionamento delle imprese americane.
Per supportare l’espansione delle imprese italiane nei mercati esteri, il Piano prevede l’integrazione di strumenti finanziari e promozionali messi a disposizione da MAECI, ICE, Simest, SACE e CDP. Tra le iniziative di rilievo figurano missioni di diplomazia della crescita, nuovi strumenti di finanziamento per progetti infrastrutturali, il programma “OpportunItalia” e l’ampliamento della “push strategy” di SACE. Inoltre, si punta a rafforzare il sostegno alle piccole e medie imprese tramite finanziamenti e soluzioni di equity per agevolarne l’internazionalizzazione.
Il Piano d’Azione si concentra su specifici settori che rappresentano il cuore pulsante dell’export italiano e ne rafforzano la competitività a livello globale:
- Meccanica e macchinari industriali: questo comparto è il fiore all’occhiello dell’industria italiana, con esportazioni che comprendono macchinari avanzati, impianti automatizzati e tecnologie per la produzione industriale. La domanda internazionale per i macchinari italiani è trainata dall’alta qualità, dall’innovazione tecnologica e dalla capacità di personalizzazione delle soluzioni offerte.
- Agroalimentare e vino: l’Italia è sinonimo di eccellenza gastronomica e il settore agroalimentare è tra i più richiesti nei mercati internazionali. L’export di prodotti tipici, come pasta, formaggi, olio d’oliva e vino, continua a crescere, grazie anche alle certificazioni di qualità e alla valorizzazione del Made in Italy attraverso marchi di origine controllata.
- Moda, lusso e design: il settore della moda italiana è un simbolo di eleganza e artigianalità, con esportazioni di abbigliamento, pelletteria e accessori che dominano le passerelle mondiali. Il design italiano si distingue per la creatività e l’attenzione ai dettagli, conquistando mercati di alto livello come Stati Uniti, Cina e Medio Oriente.
- Farmaceutica e biomedicale: il comparto farmaceutico italiano è tra i più avanzati in Europa, con un’attenzione particolare alla ricerca e allo sviluppo di farmaci innovativi. L’export di dispositivi medici e tecnologie biomedicali è in crescita, con un forte focus sulla telemedicina e sulla digitalizzazione della sanità.
- Energie rinnovabili e infrastrutture: l’Italia è all’avanguardia nella produzione di tecnologie per l’energia sostenibile, dalle soluzioni fotovoltaiche ed eoliche ai sistemi per l’efficienza energetica. Il settore delle infrastrutture, inoltre, vede la partecipazione di aziende italiane in progetti di costruzione e sviluppo urbano nei mercati emergenti.
Questi settori non solo rappresentano il pilastro dell’export italiano, ma riflettono anche l’eccellenza e l’innovazione che caratterizzano il nostro sistema produttivo. Il Piano d’Azione per l’Export Italiano rappresenta un’iniziativa strategica per consolidare la posizione dell’Italia sui mercati internazionali. La combinazione di un approccio diplomatico proattivo, il rafforzamento delle relazioni commerciali e il supporto alle imprese attraverso strumenti innovativi costituisce la chiave per raggiungere l’obiettivo di crescita prefissato. Il Made in Italy continua a essere un marchio di eccellenza globale, e questo Piano ne traccia il percorso per rafforzarne la presenza e la competitività nel mondo.