Il MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, con comunicato datato 2 ottobre, rende noto che il Ministro Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto interministeriale che rende operativo il Fondo Impresa Donna.
Il fondo, lo ricordiamo, è rivolto a rafforzare gli investimenti e i servizi a sostegno dell’imprenditorialità femminile, con l’obiettivo di incentivare l’ingresso delle donne nel mondo imprenditoriale, supportando le loro competenze e stimolando la loro creatività per l’avvio di nuove attività e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
La dotazione finanziaria del Fondo Impresa Donna prevede uno stanziamento di 40 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno le risorse PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), 400 milioni.
Vediamo nel dettaglio i punti cardine di questa misura.
Il fondo interesserà quattro categorie di imprese beneficiarie:
- cooperative e società di persone con ameno il 60% di donne socie;
- società di capitale con quote e componenti del consiglio di amministrazione per almeno due terzi di donne;
- imprese individuali la cui titolare è una donna;
- lavoratrici autonome.
I settori di attività cui andranno i benefici vanno dall’industria, all’artigianato, alla trasformazione dei prodotti agricoli, ai servizi, commercio e infine il turismo.
Le imprese dovranno realizzare programmi di investimento entro due anni e con un tetto di spese ammissibili:
- di 250mila euro, per nuove imprese;
- fino a 400mila euro per quelle già esistenti.
Le imprese dovranno avere le seguenti caratteristiche:
- sede legale e/o operativa in Italia;
- essere costituite da meno di un anno;
- sono ammesse anche le persone fisiche che intendono avviare l’attività purché, entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda, trasmettano documentazione sull’avvenuta costituzione;
- nel caso di lavoratrici autonome, l’apertura della partita Iva va presentata entro i 60 giorni dalla valutazione positiva della domanda.
Le agevolazioni del Fondo Impresa Donna possono essere utilizzate per:
- impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
- immobilizzazioni immateriali;
- servizi cloud per la gestione aziendale;
- personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato nell’iniziativa agevolata.
Sono ammissibili agli incentivi del Fondo Impresa Donna le sole spese che risultino sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda oppure, nel caso di persone fisiche, alla data di costituzione dell’impresa o dell’apertura della partita IVA. Il Decreto ha previsto anche un voucher fino a 5.000 euro per impresa da spendere in assistenza tecnica e di gestione dell’impresa (di cui 3.000 euro per servizi di Invitalia). I dettagli in tal senso, saranno disciplinati da apposito Decreto MISE su cui vi terremo aggiornati.
Va sottolineato che al momento non si conoscono i termini e le modalità operative. Le stesse saranno rese note con un provvedimento del MISE. La cosa certa è che le richieste andranno presentate online attraverso la piattaforma di Invitalia e poi saranno valutate secondo l’ordine di presentazione con un esame di merito che considera vari criteri, dal progetto imprenditoriale alle potenzialità del mercato di riferimento, con un sistema premiale alle iniziative ad alta tecnologia.