Sotto l’occhio vigile della Farnesina, le due società del gruppo CDP hanno firmato un nuovo accordo che sosterrà l’internazionalizzazione di startup e PMI innovative, contribuendo anche a potenziare l’ecosistema italiano del venture capital.
Il Sistema Italia che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese fa un passo avanti, grazie all’aggiunta di un nuovo tassello che guarda ad una tipologia particolare di imprese: le startup e le PMI innovative che, per loro natura, hanno caratteristiche e necessità specifiche.
Come ha spiegato il Ministro degli esteri, Antonio Tajani, grazie al nuovo strumento “voluto fortemente dalla Farnesina”, per la prima volta si offre “un sostegno concreto anche alle piccole e medie imprese innovative nei loro processi di internazionalizzazione”.
L’accordo avvia infatti la nuova operatività del Fondo Venture Capital (FVC) previsto dalla L. 296-2006 per favorire lo sviluppo sui mercati esteri di imprese giovani, ad alto contenuto tecnologico e con forti potenzialità di crescita.
Più nello specifico, l’intesa prevede che SIMEST – attraverso lo strumento del FVC – destini 200 milioni di euro a tale obiettivo di cui:
- 50 milioni attraverso operazioni di co-investimento con CDP Venture Capital SGR in opportunità selezionate da quest’ultima, previo accordo di entrambe le parti e nell’ambito di investimenti di uno dei fondi diretti gestiti da CDP Venture Capital SGR. Verranno così rafforzati i programmi di crescita internazionale delle startup italiane sia organici che attraverso eventuali operazioni cross-border;
- 150 milioni attraverso la sottoscrizione di un Fondo di Fondi Internazionale che verrà lanciato da CDP Venture Capital SGR con la finalità di attrarre investitori internazionali per il sostegno e lo sviluppo dell’ecosistema locale.
“L’investimento diretto”, spiegano da SIMEST, “potrà avvenire in tutte le fasi del ciclo di vita delle startup – dal seed, al growth/expansion – e riguarderà in particolare le imprese che sviluppano soluzioni o servizi ESG oriented o che operano nei settori della digital transformation, della ricerca scientifica e delle scienze della vita”.
A firmare l’intesa sull’internazionalizzazione delle startup sono stati Regina Corradini d’Arienzo (AD e Direttore Generale di SIMEST) e Enrico Resmini (AD e Direttore Generale di CDP Venture Capital).
Nel commentare la firma, l’AD di SIMEST ha spiegato come grazie all’accordo SIMEST potrà allargare il proprio “raggio d’azione al potenziamento dell’ecosistema nazionale del Venture Capital, per contribuire a colmare il gap di sviluppo tuttora esistente rispetto agli altri Paesi europei. Investire nella crescita internazionale delle startup – ha quindi aggiunto Corradini d’Arienzo – significa infatti dare nuova forza motrice a quella che si è dimostrato essere la vera fucina di innovazione e il principale vettore di trasferimento tecnologico per il nostro Paese”.
Dello stesso avviso l’AD di CDP Venture Capital, che sottolinea come “la crescita dell’ecosistema delle startup e PMI innovative italiane” passi “necessariamente per un adeguato set di strumenti in grado di accompagnare le realtà più mature, pronte per internazionalizzare la loro offerta e diventare i prossimi campioni internazionali dell’innovazione”.
In tale contesto, la firma di questo accordo permetterà “di porre solide basi al costituendo Fondo di Fondi internazionale, con l’obiettivo di attrarre in Italia sempre maggiori capitali esteri e di co-investire insieme SIMEST con i nostri fondi nelle giovani imprese a maggiore potenziale, accelerandone l’espansione”, ha quindi concluso Resmini.