(ANSA) – WASHINGTON, 16 FEB – “La ripresa di Italia e Stati Uniti e i dati record sull’interscambio bilaterale nel 2021 ci permettono di guardare con ottimismo al 2022, con la dovuta attenzione al quadro geopolitico e a fattori di criticità quali le pressioni inflazionistiche”. Lo ha detto l’ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, ai manager dei principali gruppi italiani operanti nel Paese riuniti a Washington, cui ha assicurato il sostegno dell’ambasciata e di tutto il Sistema Italia nel Paese.
L’ambasciatrice ha richiamato i recenti dati del Dipartimento del Commercio Usa, che evidenziano la crescita del 19,4% nell’interscambio bilaterale nel 2021. Ha sottolineato in particolare l’aumento dell’export di prodotti italiani verso gli Usa, pari al 23,4% rispetto al 2020 e al 6,5% rispetto al 2019.
Tali dati confermano la posizione chiave degli Stati Uniti, fonte di oltre la metà del surplus italiano netto con l’estero, come nostro principale partner commerciale extra-Ue e terzo al mondo. “Il governo italiano ha contribuito a generare questo trend e lo sostiene – ha rilevato l’ambasciatrice -, con strumenti innovativi quali il Patto per l’Export, lanciato nel 2020, e la campagna di nation branding ‘beIT’ lanciata lo scorso dicembre dal Maeci per la promozione del Made in Italy sul mercato Usa e in altri 25 mercati esteri.
A favorire un ulteriore rafforzamento di scambi e investimenti tra Italia e Stati Uniti contribuiranno il rilancio delle relazioni Ue-Usa anche in campo economico – con il superamento di alcune dispute tariffarie, l’avvio del Consiglio Commercio e Tecnologia (Ttc) e il riavvio del Consiglio Energia -, nonché le dinamiche di ‘near-shoring’ e ‘re-shoring’ delle catene del valore e la trasformazione dell’economia italiana avviata con il Pnrr. L’ambasciatrice ha insistito su “sostenibilità e innovazione, due temi su cui l’Italia ha molto da dire”, quali priorità nell’azione del Sistema Italia negli USA.
Negli interventi dei manager è emerso un quadro molto positivo del business italiano negli USA, che in tutti i settori ha visto numeri record. La domanda di prodotti italiani è elevatissima e in crescita, pur a fronte di limitazioni sistemiche come i costi dell’energia, le difficoltà nella logistica, i colli di bottiglia nelle supply-chain e la carenza di manodopera specializzata. Di fronte a sfide come la decarbonizzazione, la transizione energetica, la “great resignation”, l’aumento dei salari, lo spostamento verso l’e-commerce e il cambiamento dei consumi, fattori come formazione, digitalizzazione, crescita dimensionale e investimenti in nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale appaiono priorità comuni in tutti i settori.