La Legge di Bilancio 2025 (legge n. 207-2024), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2024 e entrata in vigore il 1° gennaio 2025, si presenta come un provvedimento significativo per il futuro economico e sociale del paese. Con un valore complessivo di circa 30 miliardi di euro, la legge continua a concentrarsi sul supporto ai redditi medio-bassi, ma include anche misure importanti per le imprese, con novità rilevanti per il settore produttivo e per l’economia in generale.
Le Misure per le Imprese
Una delle novità più attese riguardava la modifica del credito d’imposta Transizione 5.0, un intervento previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le modifiche introdotte puntano a semplificare e potenziare la misura, che supporta gli investimenti green e digitali, ma che finora ha incontrato difficoltà di attuazione. Le modifiche includono nuovi scaglioni, la cumulabilità con altri incentivi e maggiorazioni per il fotovoltaico, per rendere la misura più attrattiva e facilitare le aziende nell’approfittarne.
Anche il Fondo automotive, fondamentale per l’industria automobilistica, vede il ripristino parziale delle risorse, specie dopo il negoziato con Stellantis e il varo del “Piano Italia” per l’industria automobilistica. Un impegno che riflette il piano di investimenti da parte del governo per incentivare la crescita delle industrie locali.
Investimenti e Incentivi
Il credito d’imposta per Industria 4.0 subisce una rimodulazione significativa. L’assenza di un tetto di spesa aveva portato a un aumento delle richieste che ha messo sotto pressione il bilancio statale. Da quest’anno, il credito sarà soggetto a un limite annuale di 2,2 miliardi di euro. Allo stesso tempo, il bonus ZES Sud è stato prorogato per tutto il 2025, per sostenere gli investimenti nelle Zone Economiche Speciali del Sud Italia.
In aggiunta, il piano per la Nuova Sabatini, destinato a sostenere l’accesso al credito per l’acquisto di beni strumentali da parte delle PMI, riceve un significativo stanziamento di 1,7 miliardi fino al 2029.
Sostegno all’Occupazione e al Lavoro
Un altro aspetto fondamentale della Legge di Bilancio 2025 è il forte focus sul sostegno all’occupazione. Vengono introdotti sgravi contributivi per le PMI, in particolare nelle regioni del Sud Italia, con l’obiettivo di incentivare l’assunzione di nuovi lavoratori. La misura si affianca a una serie di incentivi per le assunzioni di giovani under 35, donne svantaggiate e lavoratori nelle Zone Economiche Speciali.
Inoltre, la legge prevede il potenziamento della maxi deduzione per le nuove assunzioni, estendendo questa agevolazione anche ai titolari di reddito d’impresa e agli esercenti arti e professioni.
Il Settore Edilizio e il Supporto Energetico
Nel settore edilizio, la Legge di Bilancio 2025 proroga il bonus ristrutturazioni, ma con alcune limitazioni. Per le prime case, l’aliquota rimane al 50% fino al 31 dicembre 2025, per poi scendere progressivamente al 36% nei due anni successivi. Le seconde case beneficeranno già dal 2025 di una detrazione al 36%.
Significative anche le novità in ambito energetico. Il governo ha introdotto nuovi incentivi per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con l’obiettivo di ridurre il consumo di energia. Inoltre, il programma di investimenti per le colonnine di ricarica elettrica prenderà il via, per rendere la rete di distribuzione di energia elettrica più sicura ed efficiente.
Le Misure per Istruzione e Cultura
Anche il settore educativo e culturale trova spazio nella Legge di Bilancio 2025. Viene istituito un fondo per la valorizzazione del sistema scolastico, con stanziamenti crescenti per i prossimi anni, e vengono previsti aumenti per il sostegno alle scuole paritarie e per i campus di formazione tecnologico-professionale.
Per il settore della cultura, il rifinanziamento del Fondo Unico per il Pluralismo e l’Innovazione Digitale dell’Informazione e dell’Editoria, con un incremento di 50 milioni per il 2025, è una misura che punta a sostenere la stampa e l’informazione in un periodo di grande cambiamento per i media.
Misure per la Ricostruzione Post-Calamità Naturali
Un altro importante fronte di intervento riguarda la ricostruzione delle aree colpite da calamità naturali. La Legge di Bilancio 2025 prevede un fondo da 1,5 miliardi per la ricostruzione e il restauro di edifici e infrastrutture, con particolare attenzione alle aree colpite dal terremoto del 2016 e dall’alluvione del 2023. Le risorse destinate alla riduzione della vulnerabilità sismica e per il miglioramento delle condizioni abitative nelle zone colpite sono un segnale forte di impegno da parte dello Stato.