L’olio d’oliva italiano continua a essere un’eccellenza indiscussa del settore agroalimentare nazionale e un protagonista indiscusso nei mercati internazionali. Negli ultimi anni, le esportazioni hanno registrato una crescita significativa, consolidando il ruolo dell’Italia tra i principali esportatori mondiali.
Secondo un recente studio di Nomisma, nel 2024 l’export italiano di olio d’oliva ha superato i 3 miliardi di euro, segnando un incremento del 45% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è stato favorito sia dall’aumento della domanda internazionale sia dal rialzo dei prezzi medi, dimostrando il forte interesse dei consumatori esteri per un prodotto simbolo della tradizione italiana.
A livello globale, la produzione di olio d’oliva è guidata dalla Spagna, seguita dall’Italia, che detiene circa il 28% del mercato mondiale. Tuttavia, mentre il consumo di olio d’oliva cresce nei Paesi extraeuropei, in Italia si assiste a una progressiva riduzione della domanda interna, un trend che si protrae ormai da vent’anni.
L’olio extravergine d’oliva italiano è presente in oltre 160 Paesi, ma la maggior parte delle esportazioni si concentra in cinque mercati principali. Gli Stati Uniti rappresentano il maggiore acquirente, assorbendo il 32% dell’export totale, seguiti dalla Germania con il 15,5%, dalla Francia con il 7,9%, dal Giappone con il 5,3% e dal Canada con il 4,7%. Negli ultimi anni, anche Corea del Sud, Australia e Messico hanno mostrato un crescente interesse per l’olio EVO italiano, ampliando ulteriormente le prospettive di mercato.
Un evento di grande rilievo per il settore è stata la recente fiera SOL2EXPO, che si è svolta a Verona dal 2 al 4 marzo 2025. Per la prima volta, dopo ventotto edizioni all’interno del Vinitaly, l’evento ha assunto una propria identità autonoma, raddoppiando la superficie espositiva e ospitando ben 230 aziende, oltre a più di 70 top buyer provenienti da 26 Paesi. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha evidenziato l’importanza della fiera nel rafforzare la presenza dell’olio italiano a livello internazionale, sottolineando la necessità di riconoscere il giusto valore a un prodotto che rappresenta qualità, impegno e sostenibilità. Anche il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, ha ribadito il ruolo chiave di SOL2EXPO nel creare connessioni tra imprese, istituzioni e consumatori, promuovendo una sempre maggiore internazionalizzazione del comparto. In questa occasione è stato anche lanciato l’Osservatorio SOL2EXPO-Nomisma, uno strumento di monitoraggio del settore pensato per analizzare le tendenze di mercato e supportare le strategie di crescita delle aziende.
Nonostante il successo dell’export, il settore deve affrontare diverse sfide. I cambiamenti climatici, con episodi di siccità e temperature elevate, stanno influenzando negativamente la produzione, aumentando i costi e incidendo sulla qualità del prodotto. Parallelamente, il rincaro dei costi di produzione, dovuto all’aumento dei prezzi dell’energia e dei trasporti, rende l’olio italiano meno competitivo rispetto a quello spagnolo e greco. Infine, le tensioni commerciali, come l’eventuale introduzione di dazi sulle importazioni di olio d’oliva negli Stati Uniti, rappresentano un’ulteriore minaccia per l’export italiano.
Alcuni dati interessanti testimoniano la dinamicità del settore. Il biologico sta vivendo un vero e proprio boom, con il 24% della superficie coltivata a ulivi in Italia certificata come biologica. Le regioni leader nella produzione sono la Puglia e la Calabria, seguite da Sicilia e Toscana. Verona, sempre più punto di riferimento per il comparto, ha avviato un progetto per rafforzare il legame con la cultura olivicola: durante SOL2EXPO, il sindaco Damiano Tommasi ha annunciato la piantumazione di 200 ulivi nelle scuole della città.
L’olio d’oliva italiano rimane un simbolo della qualità e della tradizione del Made in Italy. Nonostante le sfide da affrontare, il settore può contare su un solido riconoscimento internazionale. Per mantenere la propria competitività sarà fondamentale puntare sulla sostenibilità, diversificare i mercati di riferimento e investire nell’innovazione. Eventi come SOL2EXPO rappresentano un’opportunità strategica per valorizzare il prodotto e rafforzare la sua presenza nei mercati internazionali, garantendo un futuro solido all’export italiano di olio d’oliva.