Nonostante le difficoltà economiche che caratterizzano il comparto dei trasporti, il settore delle macchine agricole si è dimostrato una filiera particolarmente resiliente alla recente crisi Covid. Nel 2021-2022, infatti, il tasso di crescita medio annuo del comparto in euro è stato di 23 punti percentuali, culminato in un valore di oltre 95 miliardi di euro.
All’interno del comparto delle macchine agricole, il settore dei trattori è il più significativo, rappresentando circa il 30 per cento delle esportazioni del settore. Alcuni esempi degni di nota sono legati ai mercati do Polonia e Ungheria. Entrambi i mercati hanno avuto dinamiche diverse delle importazioni di trattori fino al 2016; tuttavia, negli ultimi anni è subentrata una fase di forte crescita, che è riuscita ad invertire gli effetti negativi della pandemia globale, mantenendo valori stabili. La fase ascendente è proseguita nel biennio 2021-2022, registrando valori record, e si prevede possa continuare anche nei prossimi anni.
Le macchine per la raccolta rappresentano il secondo settore più importante all’interno del comparto analizzato. Quest’ultimo ha superato i 20 miliardi di fatturato nel 2021, e anche per il 2022 si prevede un’ulteriore crescita del 5%. L’Europa dell’Est insieme a paesi come Australia e Ghana, evidenziano dinamiche di crescita molto favorevoli. Nonostante la grande eterogeneità dei mercati di riferimento considerati, tutti condividono un valore di importazione comune, che negli ultimi anni è notevolmente aumentato.
In sintesi, si può affermare che gli esportatori del Made in Italy hanno ampi margini di miglioramento nei mercati europei analizzati, perché nel 2022 la quota di mercato dell’Italia è stata mediamente del 7-10%. Risultati che sembrano inferiori a quelli registrati dai principali competitor europei, in primis la Germania, che spicca sul settore delle macchine agricole in Unione Europea. Nei mercati ghanesi e australiani i margini di crescita dell’export italiano sono ancora più elevati, considerando che l’Italia non è particolarmente presente in questi mercati e la sua quota di mercato non supera il 3%. In conclusione, è possibile affermare che conoscere il livello di sviluppo delle importazioni di un Paese è fondamentale per capire se per il Paese è conveniente posizionarsi in un determinato mercato o preferire altre destinazioni. Questo vale in particolare per le PMI italiane focalizzate sulla meccanizzazione agricola, che stanno cercando di migliorare la propria posizione competitiva e sono caratterizzate da una quota export pari al 70% della produzione nazionale, che rafforza l’altissima attrattività internazionale del settore.