La cosmetica italiana chiude il 2021 con un fatturato in crescita del 9,9%, con numeri che sfiorano i 12 miliardi di euro. In risalita anche l’export, oltre quota 4,8 miliardi (+13,8%) e il mercato della cosmesi domestica (+8,8%).
I dati sono stati forniti dal Centro Studi di Cosmetica Italia, in occasione dell’inaugurazione del salone di riferimento del comparto Cosmoprof Worldwide Bologna, che si è tenuto presso il quartiere fieristico emiliano dal 28 aprile al 2 maggio.
Nel 2021 continua a galoppare l’e-commerce (+23,2%) sopra gli 870 milioni. La profumeria torna a correre come secondo canale di vendita, sfiorando 1,9 miliardi (+ 21,3%). La grande distribuzione resta il primo canale con oltre 4,54 miliardi (+2,7%), mentre le farmacie si collocano in terza posizione a 1,87 miliardi (+3,1%).
I canali professionali più colpiti dalle misure anti covid rimbalzano in positivo: i consumi di cosmetici negli istituti di bellezza hanno superato i 210 milioni (+25,2%), mentre i saloni di acconciatura hanno raggiunto un valore di 550 milioni (+21,3%). Positivo anche l’andamento dell’erboristeria (+13,8%) oltre 375 milioni. Stabili le vendite dirette (porta a porta e per corrispondenza) vicine ai 340 milioni (+2%).
Sul fronte delle categorie merceologiche, è boom di acque da toeletta e profumi femminili (+22,2%), ombretti (+19,5%), delineatori e matite occhi (+17%), mentre si normalizza la curva dei prodotti che durante l’emergenza sanitaria avevano subito delle forti accelerazioni, tra cui igienizzanti e haircare.
I prodotti per il viso sono la principale famiglia di consumo, con una quota del 17% sul totale dei consumi cosmetici degli italiani e un valore di oltre 1,5 miliardi. Seguono i prodotti per corpo (15,7%) con un valore superiore agli 1,3 miliardi.