Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato sul sito il decreto FER2, che prevede incentivi per la realizzazione di impianti a fonte rinnovabile innovativi o con costi di generazione elevati che presentino caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio.
L’obiettivo è chiaro: rendere più competitive le imprese che investono in soluzioni sostenibili e contribuire in modo significativo al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2030.
Tra gli impianti incentivati elencati nel decreto rientrano quelli:
- alimentati da biogas e biomasse;
- solari termodinamici;
- geotermoelettrici;
- eolici off-shore;
- fotovoltaici floating sia off-shore che su acque interne;
- alimentati da energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina.
Gli impianti a fonti rinnovabili devono rispettare i seguenti requisiti:
- possesso di titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto;
- preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;
- rispetto dei requisiti minimi ambientali e prestazionali indicati all’allegato 2 al decreto;
- rispetto dei seguenti requisiti dimensionali e costruttivi:
- impianti a biogas: potenza nominale non superiore a 300 kW elettrici;
- impianti a biomasse: potenza nominale non superiore a 1000 kW elettrici;
- impianti solari termodinamici;
- impianti eolici off-shore: impianti eolici off-shore floating, ovvero, impianti eolici offshore su fondazioni fisse con distanza minima dalla costa pari a 12 miglia nautiche;
- impianti fotovoltaici off-shore floating e impianti fotovoltaici floating su acque interne.
Gli incentivi si possono ottenere partecipando alle procedure pubbliche competitive, bandite dal GSE nel quinquennio 2024-2028, in cui vengono messi a disposizione, periodicamente, contingenti di potenza.
Le agevolazioni sono riconosciute sotto forma di tariffe incentivate, calcolate in base alla potenza dell’impianto, alla tipologia di spesa e alla vita utile convenzionale dello stesso.
Per il 2024 è prevista una tariffa piena (allegato 1 al decreto), mentre per gli anni successivi sarà ridotta del 3 per cento all’anno. Per gli impianti di potenza fino a 300 kW, tale riduzione si applica dal 2026.
Le richieste dovranno essere inviate tramite il sito del GSE allegando:
- l’offerta di riduzione della tariffa di riferimento;
- la documentazione richiesta per la verifica del rispetto dei requisiti, secondo modelli definiti nelle regole operative specificate all’articolo 10 del decreto.
Per ciascuna procedura è previsto un termine di 60 giorni per la presentazione della domanda. Le graduatorie saranno pubblicate entro i successivi 90 giorni.